Come avevo promesso, ecco un post tutto italiano su alcuni dei miei acquisti di Lucca '17 (più un extra). Ho già accennato al fatto che non è stato il Lucca più epico di sempre, soprattutto per la sottoscritta, ma questo non mi ha impedito di scovare delle meraviglie a fumetti nelle quali riponevo speranze (altrimenti non le avrei comprate, duh) che però non mi aspettavo potessero piacermi così tanto!
Una sorpresa molto piacevole è stato anche il fatto di trovare dei volumi unici (per quanto consigli assolutamente di leggere sia Giacinto che Agape di Martina Masaya) che mi siano piaciuti fino a questo punto, perché non sono un'amante delle graphic novel. Mi rendo conto che oggi come oggi non è una cosa per niente cool, ma ormai sono venuta a patti con il fatto che in realtà il fumetto e io andiamo d'accordo soprattutto a livello seriale. So che l'era delle graphic novel e del "i fumetti sono libri!" è un periodo di grande rivalsa per tutti coloro che crescendo si sono sentiti frustrati da parenti e conoscenti che consideravano il loro amore per il fumetto una cosa da bambini, e mi fa piacere che riescano ad avere finalmente un po' di soddisfazione, ma semplicemente non siamo fatti l'uno per altra, tanto più che spesso il genere di trame che presentano - quantomeno la maggior parte di quelle pubblicate in Italia - le preferirei in forma di romanzo con eventuali illustrazioni annesse (l'ho detto che non sono per niente cool). Grazie ai Lucca Comics, però (tra poco capirete il perché del plurale) sono riuscita a scovare alcune felicissime eccezioni alla regola e ho proprio voglia di di parlarvene.
Mi rendo sempre più conto di come la mia nazionalità "fumettistica" preferita dopo il Giappone sia proprio l'Italia: sarà la commistione tra lo stile manga e da vecchio continente, sarà che pure le serie Disney inizio Duemila hanno palesemente lasciato segni profondi in tante fumettiste poco più grandi di me, fatto sta che come storie e stili di disegno le serie e a volte i volumi unici nostrani finiscono per essere i fumetti non giapponesi che puntualmente amo di più.
Mi rendo sempre più conto di come la mia nazionalità "fumettistica" preferita dopo il Giappone sia proprio l'Italia: sarà la commistione tra lo stile manga e da vecchio continente, sarà che pure le serie Disney inizio Duemila hanno palesemente lasciato segni profondi in tante fumettiste poco più grandi di me, fatto sta che come storie e stili di disegno le serie e a volte i volumi unici nostrani finiscono per essere i fumetti non giapponesi che puntualmente amo di più.
Dàimones - Prima Lux, di Dany & Dany
Conoscevo già queste due autrici di nome ma non avevo mai letto niente di loro, così questo primo volume della serie Dàimones è stato il mio primo approccio al duo. Un approccio decisamente buono. Abbiamo due clan di vampiri e una seconda razza, quella dei Dàimones, per l'appunto, creature similissime ai classici succhiasangue ma nate solitamente da umani che si sono cibati di carne di vampiro. Già in questo primo volume oltre a conoscere il protagonista e la sua partner sul lavoro, appartenenti a un clan di vampiri studiosi e tendenzialmente pacifici, vengono scoperti molti altarini riguardo alla storia vampirica e i suoi personaggi più particolari e misteriosi. Se non ricordo male a inizio 2018 dovrebbe uscire il secondo volume e nel corso dell'anno conto di recuperarlo.
Dolci tenebre, di Kerascoet e Vehlmann
Sono tanto pucci <3 (vai avanti e vedrai) |
Non è decisamente una lettura da consigliare a chi ha voglia di qualcosa di leggero, ma se siete pronti per un racconto tosto a livello di trama e artisticamente soddisfacente, date una possibilità a Dolci tenebre. Con ogni probabilità non ve ne pentirete.
Ferea 4, delle Nyesis
La storia di J. e dei suoi compagni va avanti mostrandoci i primi incontri delle coppie di personaggi e svelandoci nuovi dettagli riguardo al loro passato. Come dicevo nello scorso post sono molto affezionata a Racers e amo leggere la mia puntata semiannuale (quel "semi" sta lì solo per lo hiatus dello scorso anno), però spero tanto che un giorno, a storia conclusa, ne esca una versione in volume unico per qualche buon editore. Il fumetto se lo meriterebbe e renderebbe ancora più agevole la lettura sia ai vecchi che ai potenziali nuovi acquirenti. Anche il finale del racconto a puntate l'ho trovato molto carino, ammetto che inizialmente non ero la sua fan più entusiasta ma ho davvero apprezzato l'ultima parte. Mi auguro di rivedere le due autrici, oltretutto simpatiche e sempre gentili, anche a Lucca '18!
Giacinto e Agape, di Martina Masaya
Questi due volumi sono i miei preferiti tra tutti quelli che vi presento oggi. Li ho scoperti vagabondando sul web e a Lucca ho avuto la fortuna di
trovare l'autrice durante un firmacopie, così ho acquistato sia Giacinto
che Agape e mi sono fatta fare sketch e firma.
Raccontano rispettivamente il mito di Giacinto e Apollo e le reazioni di tutti coloro che li circondano. La sensibilità artistica e narrativa di Martina Masaya mi ha coinvolto moltissimo e sinceramente leggerei volentieri altri suoi volumi che riprendano queste stesse versioni degli dei greci. Da notare anche l'uso dei colori, a mio parere assolutamente splendido.
... okay, questa era la versione seria del commento.
Quella più sincera e spontanea fa più o meno così: in questi mesi ho letto e ho in lettura volumi che mi sono piaciuti, anche se come dicevo devo ammettere che avrei preferito (per GUSTO, ribadisco) leggerli in forma di romanzo illustrato; ne ho letti altri davvero mirabili e artisticamente interessanti (vedi Dolci tenebre) e altri ancora capaci di fornire una storia intrigante e del sanissimo intrattenimento. Giacinto e Agape hanno fatto un'altra cosa.
Mi sono rimasti in quel posto ormai scontatissimo da nominare dove vanno a posarsi quelle storie che oltre a sembrarti obiettivamente meritevoli e ben costruite, ti toccano in modo personale e semplicemente risuonano con la tua personale sensibilità. Già solo l'inizio di Giacinto mi ha fatto capire che lo avrei amato, e andando avanti è diventato ovvio che avevo trovato qualcosa con un valore che per me andava ben oltre gli euro spesi allo stand.
Non posso quindi che consigliare a tutti gli amanti dei bei fumetti e dei miti greci di recuperarli il più in fretta possibile!
La regina delle nevi, di Ilenia Gennari
Un primo volume disegnato in modo davvero accativante e che va a presentare una storia molto suggestiva! Non so quando uscirà il prossimo volume, ma anche in qusto caso alla peggio spero di poterlo prendere direttamente in fiera l'anno prossimo.
Se amate le nevose atmosfere da vecchia Russia, in pieno stile Anastasia per citare un film d'animazione che penso qui molti conosceranno, fa decisamente per voi!
Questi titoli sono un piccolo tesoro e mi hanno ricordato quanto possiamo essere bravi a creare e disegnare storie di genere: spero davvero di avervi incuriosito!