martedì 5 marzo 2013

[Heart] Piccoli problemi di testosterone II

Okay, in teoria varei dovuto parlare di QUATTRO cose, ma visto che le prime due sono venute più lunghe di quanto mi aspettassi, facciamo che vi beccate loro e le altre faranno parte di un ameno Piccoli blabla III. Ah, mi sono finalmente resa conto che il nome è orrendo (lo so, ci ho messo un secolo a capirlo, cmq grazie per non avermelo fatto notare prima perché ammetto candidamente che sono permalosa per queste cose e probabilmente mi sarei un po' offesa a prescindere dal tono *_*''''). Penserò a un'altra cosa con cui sostituire, intanto fate finta di nulla, okay? Okay.


  
The Egle


The Egle parla di Marcus, coraggioso condottiero dell'esercito romano il cui padre (coraggioso condottiero dell'esercito romano) è scomparso da anni in territori impervi, e del suo incontro voluto dal destino con Esca, schiavo proveniente dai suddetti territori impervi.
I due si incontrano perché Marcus resta azzoppato mentre si guadagna la fama di bravo comandante e viene messo a riposo a casa del suo zione (Donald Southerland) a tempo indeterminato - chissà perché ricevere in cambio di una gamba buona La Medaglia del bravo Comandante non gli fa tornare la gioia di vivere. Zio Don comunque lo porta a vedere gente che si mena nell'arena per distrarlo dal suo angst più che giustificato, e indovinate chi è che là in mezzo sul punto di venir maciullato da un toro antropomorfo tizio muscoloso? RISPOSTA ESATTA \O/


Duruduru-durduduru-duruduru-durududu
Marcus rimane colpito dal suo spirito orgoglioso e dal suo coraggio nell'affrontare la morte e lo salva a suon di ruggiti rivolti al resto della folla per convincerla a fare pollice su.
Marcus che angsta e zio Don preoccupato ):
Zio Don a quel punto ha l'occhio lungo e la bella idea di di comprare Esca e regarlarlo al nostro, così gioiosamente che ci manca giusto questo pezzo potrebbe non essere scritto con imparzialità  un"Indovina chi renderà le tue notti meno solitarie? TADAN!"
Poi, per via dell'incapacità di Marcus a stare fermo e complici gli sfottò da parte di un giovine burocrate sbruffone, l'eroe senza macchia decide di partire, gamba malandata e tutto, e andare nei territori selvaggi a cercare l'Aquila, l'insegna di Roma, sparita con la truppa di cui suo padre era a capo, per ridare a lui l'onore perso con quella scomparsa che sono tutti morti ammazzati? E' fuggito? boh! e a se stesso la prova che non è destinato a una vita di cazzeggio a casa dello zio per colpa della gamba. (lo so, detta così non sembra una cosa molto intelligente, ma è un tipo orgoglioso: leggete manga, guardate film e spero che abbiate una bella vita, quindi lo sapete quanto movimenta le cose quella parola con la o)


Esca ovviamente va con lui, visto che Marcus non sa la lingua di quei territori e partire da solo solissimo verso l'ignoto non sembra una splendida idea a nessuno. Ora voi direte, ma è un suicidio, parte con uno schiavo che fin dall'inizio lo guarda male! Marcus è pure acciaccato, alla prima notte all'addiaccio lo schiavo gli taglia la gola e torna al suo villaggio!
I vecchi metodi di zio Don.
Ma NO, stolti, perché impedendo che il mezzo-gigante lo facesse a pezzettini nell'arena Esca gli è diventato debitore per la vita, e quindi anche se odia Marcus per tutto quello che rappresenta (i Romani e la loro incapacità di farsi i cazzi propri, tenersi il giga-regno e andare invece a scassare in casa d'altri al grido di "conquistiamoli tutti!"). Esca deve quindi proteggerlo per ripagare il suo debito.

La descrizione la stoppo qui e lascio a voi scoprire il resto, comunque vorrei dire una cosa: sapete quando si parla di sottotesto? Ecco, in certi momenti The Egle non ce l'ha, perché l'ambiguità tra i protagonisti diventa proprio TESTO. Ci sono frasi d'Amore, sguardi che laciano poco spazio all'immaginazione, più la consapevolezza degli usi che avevano gli Antichi e che non devo spiegarvi io.

MOMENTI SCOMODI.
Ora, a me questo film sarebbe piaciucchiato comunque perché ho sviluppato dell'amore verso i film su Greci e Romani, okay. Ma per com'è in realtà, The Egle non solo mi piaciucchia, ma mi piace proprio XD E' uno di quei film a cui voglio bene, non ho idea e manco mi frega di come esattamente sia considerato dagli altri (così come per ogni film che mi piaccia), ma per me è un piacere da guardare perché la "storia" tra Marcus ed Esca mi lascia lì a gigioneggiare, fare versetti davanti alla tv ogni volta e mi lascia un sorriso ebete stampato in faccia dopo il finale più amoroso che ci sia (l'alternativa era una scena NC17 sulla loro notte insieme dopo il suddetto finale, e per via del rating è stata tagliata *SI'SI'PROPRIOCOSI'*).

Sapete, ci sono film che li guardo e penso siano belli, però so già che a meno di non trovarmeli davanti in tv per caso (e magari manco in quel caso) non li cercherò più per riguardarli. Poi ce ne sono altri che sono belli, sono meravigliosi, e so già che vorrò riguardarli fino al vomito.
The Egle invece fa semplicemente parte di quei film che li sento nominare e il mio cervello e la mia faccia prendono questa forma "<3". Gli voglio tanto bene e amo i loro personaggi. Auguro a tutte le persone che mi piacciono e potrebbero piacermi di provare quella sensazione.



Suits 

...

Suits parla di Mike, un ventenne-e-qualcosa che per campare fa i test di entrata a Legge degli altri, mentre lui dalla facoltà ci è stato buttato fuori. Ha una memoria eidetica che gli permette di sapere interi tomi di roba a memoria ma fiducia nel proprio futuro pari a zero dopo il fattaccio, così quando non fa i test altrui passa le giornate con il suo migliore amico (cosa bellissima se costui non fosse un idiota e il principale responsabile dei casini che gli sono capitati), la ragazza-dell'amico-per-cui-in-realtà-ha-una-cotta-ricambiata e la sua cara vecchia erba.

Un giorno però l'amico in questione ha la bella idea di chiedere a Mike di trasportare una valigetta piena di droga, e lui come al solito si fa intortare dal suddetto.
Risultato: si ritrova a scappare dalla polizia nel bel mezzo di un hotel di lusso dopo aver capito che il compratore è proprio un agente che vuole coglierlo sul fatto, e finisce nel bel mezzo delle selezioni per lo studio legale di Person&Hardman, un'azienda medio-importante da giacca e cravatta e tanto pelo sullo stomaco. Nel tentativo di far perdere le sue tracce al poliziotto finisce così davanti alla scrivania dell'esaminatore, tal Harvey Specter, il golden boy dell'azienda P&H, che di stomaco ne ha abbastanza per essere un avvocato con i controattributi e pronto a rischiare la carriera per assumerlo quando scopre che Mike è un maledetto genio, valigetta piena di droga o meno.

E' così che Mike comincia a lavorare per la P&H, si sbarazza dell'erba, sotto insistenza di Harvey prende a indossare i vestiti d'ordinanza pantaloni+ camicia+ cravatta che ma vuoi davvero mettere quell'orrido cosa? , e... il resto ve lo vedete da voi.

La reazione di Harvey a un occhio nero di Mike.
Ora, c'è una cosa che voi dovete sapere: a me i telefilm sui casi legali e sugli assassinii interessano quanto fissare cartamoschicida appesa a un muro. Siccome mia madre e mia nonna ne sono invece appassionate mi è capitato di vedere degli episodi random, e se in effetti qualche episodio interessante nel corso degli anni mi è capitato davanti agli occhi, perlopiù è chiaro che non è roba per me.
Io voglio i personaggi, voglio i sentimenti, i rapporti incasinati, le ambiguità, i pianti l'ultima puntata di The O.C. in prima serata che finisce a mezzanotte e te sei a consumarti gli occhi e singhiozzare con Halleluja di sottonfondo.

Cosa se ne deduce? Se ne deduce che se Suits parlasse di un mucchio di avvocati che si occupano di fare gli avvocati, con due battutine personali a botta e poi casi casi casi, non sarei andata oltre il primo episodio. Suits invece parla di questo gruppo di esseri umani laureati (o anche no) in Legge che lavorano tutti insieme in un grande  Liceo figo studio a New York, e i casi si vede fin dalla prima serie che sono tipo il 30% del totale. Nella prima cioè si capisce già che il succo della cosa non è vedere i grandiosi casi della P&H e imparare tutto per la 284657esima volta sul sistema forense americano, ma vedere cosa succede tra Mike e Harvey, e cosa fa quel mezzo Machiavelli di Jessica, e Donna la segretaria del cuore di Harvey che sa tutto e batte tutti, poi c'è Louis che è il cattivo ma forse no e ha certe uscite che.

Io ero tutta contenta quando è uscita la seconda stagione, poi è successo che l'ho effettivamente vista, oltre a sapere che c'era, e con essa è venuto fuori che ormai dei casi fregava zero anche agli autori, perché gli unici che prendono effettivamente tempo e minuti interi sono quelli che causano cavoli amari ai personaggi, a livello lavorativo e quindi anche personalissimo, visto quanto ci tengono.
Ecco, questo è un altro aspetto che amo tanto di Suits: i personaggi amano tutti immensamente il proprio lavoro, è esattamente quello che volevano e la passione che mettono in esso, e nel caso di Jessica e Harvey nello studio Pearson&Hardman, secondo me è veramnte bella da sentire e vedere.

Ora ho paura che detta così sembri una specie di Beautiful in salsa d'avvocato, ma non è vero, perché Suits ha una storia che va anni luce oltre, e fotografia, modo di riprendere e presentarci le immagini che persino io, essere umano a cui non frega niente di avere grandi conoscenze su "le parti tecniche che compongo un film", mi rendo conto di avere davanti della meraviglia.
Bastano certe riprese dello studio di Harvey a farmi contenta, per capirci.

Avvocati newyorkesi a caso.
Comunque, tornando all'argomento principale: nella prima serie ci viene presentato tutto l'assetto, si sviluppano i rapporti tra i membri della Pearson&Hardman e Mike, capiamo di che pasta è fatta questa gente.

Nella seconda, c'è tipo UN'ESPLOSIONE. Ci sono episodi che io considero memorabili, di una bellezza lancinante, momenti di quelli che te li stampi sul cuore e se ci pensi il cervello si liquefà.

E poi c'è il motivo per cui ho parlato di Suits in questa sezione del blog dal titolo opinabile, ovvero i protagonisti.
Una scena famosa. Fate voi.
Harvey e Mike hanno un rapporto, uhm, particolare a partire dal primo episodio, ma mentre il tempo passa quello che c'è tra loro più che particolare diventa indescrivibile: è un misto di roba dai mille nomi, ma speciale capeggia là in mezzo con una forza da tirar giù una foresta.

Vi giuro che io potrei mettermi qui e farvi una lista lunghissima di altri momenti tra Harvey e Mike -"altri" oltre quelli che vedete ai lati - da lasciare a mascella slogata, ma mi fermo qui perché il resto voglio che lo scopriate voi in contesto.

Suits è una serie che direi di guardare a chiunque ami le storie e i personaggi che ti si appiccicano addosso e restano lì, quindi spero mi capirete se termino con un semplice e sonoro: GUARDATELO.


4 commenti:

  1. Appena messo in download The Eagle su MySky; appena lo vedo (spero nel weekend), ti dico cosa ne penso.
    Di Suits avrò visto si e no mezza puntata, ma lì per lì non mi ha preso.. Da quando poi sono cambiate le frequenze per Joy per me è un dramma: insieme a Mya, Universal e HD non si vede quasi mai...magari un giorno lo recupererò du PremiumPlay...

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    1. Riferisci appena hai visto che sono curiosissima di sapere se ti piace o no *v* Suits se lo becchi per caso ci sta che trovi un momento più "neutro" che ti fa dire "bo vabbeh sarà la solita cosa", se hai voglia di provare sono visibili <w< le puntate in italiano le puntate in italiano (come doppiaggio imho è anche di quelli fatti bene *___* , non buttato lì). Mi dispiace se ti si incasinano le frequenze, è il tipo di cose che mi fa venire lo sbuffo selvaggio! (sì, sono mooooolto paziente XDD)

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    2. Visto oggi The Eagle, e devo dire che mi è piaciuto. Molto "testosteronico", ma con tanti appigli per lo slash più selvaggio XD
      Poi i temi come famiglia, onore, amicizia fanno sempre una certa presa su di me!

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    3. Oooh, sono contenta! *__* Ovviamente sai che concordo su tutta la linea XDD

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