mercoledì 13 dicembre 2017

[fumetti italiani] Letture lucchesi (+1)

Come avevo promesso, ecco un post tutto italiano su alcuni dei miei acquisti di Lucca '17 (più un extra). Ho già accennato al fatto che non è stato il Lucca più epico di sempre, soprattutto per la sottoscritta, ma questo non mi ha impedito di scovare delle meraviglie a fumetti nelle quali riponevo speranze (altrimenti non le avrei comprate, duh) che però non mi aspettavo potessero piacermi così tanto!
Una sorpresa molto piacevole è stato anche il fatto di trovare dei volumi unici (per quanto consigli assolutamente di leggere sia Giacinto che Agape di Martina Masaya) che mi siano piaciuti fino a questo punto, perché non sono un'amante delle graphic novel. Mi rendo conto che oggi come oggi non è una cosa per niente cool, ma ormai sono venuta a patti con il fatto che in realtà il fumetto e io andiamo d'accordo soprattutto a livello seriale. So che l'era delle graphic novel e del "i fumetti sono libri!" è un periodo di grande rivalsa per tutti coloro che crescendo si sono sentiti frustrati da parenti e conoscenti che consideravano il loro amore per il fumetto una cosa da bambini, e mi fa piacere che riescano ad avere finalmente un po' di soddisfazione, ma semplicemente non siamo fatti l'uno per altra, tanto più che spesso il genere di trame che presentano - quantomeno la maggior parte di quelle pubblicate in Italia - le preferirei in forma di romanzo con eventuali illustrazioni annesse (l'ho detto che non sono per niente cool). Grazie ai  Lucca Comics, però (tra poco capirete il perché del plurale) sono riuscita a scovare alcune felicissime eccezioni alla regola e ho proprio voglia di di parlarvene.

Mi rendo sempre più conto di come la mia nazionalità "fumettistica" preferita dopo il Giappone sia proprio l'Italia: sarà la commistione tra lo stile manga e da vecchio continente, sarà che pure le serie Disney inizio Duemila hanno palesemente lasciato segni profondi in tante fumettiste poco più grandi di me, fatto sta che come storie e stili di disegno le serie e a volte i volumi unici nostrani finiscono per essere i fumetti non giapponesi che puntualmente amo di più.

Dàimones - Prima Lux, di Dany & Dany

Conoscevo già queste due autrici di nome ma non avevo mai letto niente di loro, così questo primo volume della serie Dàimones è stato il mio primo approccio al duo. Un approccio decisamente buono. Abbiamo due clan di vampiri e una seconda razza, quella dei Dàimones, per l'appunto, creature similissime ai classici succhiasangue ma nate solitamente da umani che si sono cibati di carne di vampiro. Già in questo primo volume oltre a conoscere il protagonista e la sua partner sul lavoro, appartenenti a un clan di vampiri studiosi e tendenzialmente pacifici, vengono scoperti molti altarini riguardo alla storia vampirica e i suoi personaggi più particolari e misteriosi. Se non ricordo male a inizio 2018 dovrebbe uscire il secondo volume e nel corso dell'anno conto di recuperarlo.


Dolci tenebre, di Kerascoet e Vehlmann
Sono tanto pucci <3 (vai avanti e vedrai)
Ho comprato questo volume alla scorsa Lucca, ma ci ho messo quasi un anno per decidermi a leggerlo una volta per tutte. Quando l'ho fatto sono rimasta impressionata sia dagli splendidi disegni, perfetti per accompagnare l'aura fiabesca della storia e per questo ancor più inquietanti nelle scene di stampo torbido e cupo (e ce ne sono di davvero forti, almeno per i miei gusti molto poco gore). La storia ci viene presentata per l'appunto come una fiaba a tema "piccoli animali della radura incantata" ma pian piano il lettore si rende conto di aver a che fare con una situazione molto ma molto più angosciante di quanto pensi, in cui il vero protagonista è con ogni probabilità l'incoscio della ragazzina protagonista in tutte le sue parti.
Non è decisamente una lettura da consigliare a chi ha voglia di qualcosa di leggero, ma se siete pronti per un racconto tosto a livello di trama e artisticamente soddisfacente, date una possibilità a Dolci tenebre. Con ogni probabilità non ve ne pentirete.


Ferea 4, delle Nyesis
La storia di J. e dei suoi compagni va avanti mostrandoci i primi incontri delle coppie di personaggi e svelandoci nuovi dettagli riguardo al loro passato. Come dicevo nello scorso post sono molto affezionata a Racers e amo leggere la mia puntata semiannuale (quel "semi" sta lì solo per lo hiatus dello scorso anno), però spero tanto che un giorno, a storia conclusa, ne esca una versione in volume unico per qualche buon editore. Il fumetto se lo meriterebbe e renderebbe ancora più agevole la lettura sia ai vecchi che ai potenziali nuovi acquirenti. Anche il finale del racconto a puntate l'ho trovato molto carino, ammetto che inizialmente non ero la sua fan più entusiasta ma ho davvero apprezzato l'ultima parte. Mi auguro di rivedere le due autrici, oltretutto simpatiche e sempre gentili, anche a Lucca '18!


Giacinto e Agape, di Martina Masaya
Questi due volumi sono i miei preferiti tra tutti quelli che vi presento oggi. Li ho scoperti vagabondando sul web e a Lucca ho avuto la fortuna di trovare l'autrice durante un firmacopie, così ho acquistato sia Giacinto che Agape e mi sono fatta fare sketch e firma.
Raccontano rispettivamente il mito di Giacinto e Apollo e le reazioni di tutti coloro che li circondano. La sensibilità artistica e narrativa di Martina Masaya mi ha coinvolto moltissimo e sinceramente leggerei volentieri altri suoi volumi che riprendano queste stesse versioni degli dei greci. Da notare anche l'uso dei colori, a mio parere assolutamente splendido.

... okay, questa era la versione seria del commento. 
Quella più sincera e spontanea fa più o meno così: in questi mesi ho letto e ho in lettura volumi che mi sono piaciuti, anche se come dicevo devo ammettere che avrei preferito (per GUSTO, ribadisco) leggerli in forma di romanzo illustrato; ne ho letti altri davvero mirabili e artisticamente interessanti (vedi Dolci tenebre) e altri ancora capaci di fornire una storia intrigante e del sanissimo intrattenimento. Giacinto e Agape hanno fatto un'altra cosa.
Mi sono rimasti in quel posto ormai scontatissimo da nominare dove vanno a posarsi quelle storie che oltre a sembrarti obiettivamente meritevoli e ben costruite, ti toccano in modo personale e semplicemente risuonano con la tua personale sensibilità. Già solo l'inizio di Giacinto mi ha fatto capire che lo avrei amato, e andando avanti è diventato ovvio che avevo trovato qualcosa con un valore che per me andava ben oltre gli euro spesi allo stand.
Non posso quindi che consigliare a tutti gli amanti dei bei fumetti e dei miti greci di recuperarli il più in fretta possibile!


La regina delle nevi, di Ilenia Gennari

Un primo volume disegnato in modo davvero accativante e che va a presentare una storia molto suggestiva! Non so quando uscirà il prossimo volume, ma anche in qusto caso alla peggio spero di poterlo prendere direttamente in fiera l'anno prossimo.
Se amate le nevose atmosfere da vecchia Russia, in pieno stile Anastasia per citare un film d'animazione che penso qui molti conosceranno, fa decisamente per voi!




Questi titoli sono un piccolo tesoro e mi hanno ricordato quanto possiamo essere bravi a creare e disegnare storie di genere: spero davvero di avervi incuriosito!

giovedì 7 dicembre 2017

(I miei) manga in corso!

Il post sulle letture occidentali (si farebbe prima a dire "italiane", ma c'è un'eccezione) mi guarda male nel suo stato a 2/3 dalla fine, ma ho una gran voglia di fare un po' di chiarezza in primis nella mia testa riguardo a quali serie TUTTORA in corso che sto leggendo al momento. Allo stesso tempo potrebbe interessare un filo anche a chi passa di qui, visto che dà uno spaccato - per quanto minuscolo - della situazione editoriale attuale in ambito manga. Ne approfitto anche per parlare dei fumetti presi a Lucca Comics che al momento della stesura del post a tema non avevo ancora letto.

Nota: quelle di cui vado a parlare sono, nello specifico, le serie che ho già iniziato e di cui stanno tuttora uscendo i volumi. Non figurano titoli fermi o con ritmi da ere geologiche in Italia (non devo specificare da parte di chi nel 90% dei casi - anche se pure JPop ha ancora il suo carico da smaltire) o in patria, ma solo quelle che escono con regolarità.

Per evitarmi paranoie classificatorie, partiamo con un bell'elenco alfabetico:

Children of the whales
Letto il primo volume e decisamente apprezzato, per quanto non ai livelli che prometteva l'hype che vi gravitava intorno. In realtà, arrivata alla seconda parte del volume ho cominciato a pensare di finirlo e poi lasciarmi il recupero dei volumi successi a un prossimo futuro in cui avessi smaltito un po' degli arretrati che ho comprato tempo addietro e ancora aspettano il loro turno. Poi sono arrivata alla fine e BOOM! di aspettare mesi e mesi per sapere cosa sarebbe accaduto non se ne parlava nemmeno. Penso che scopriremo dove andrà a effettivamente davvero la storia dal secondo volume in poi, mentre il primo è più un antefatto che mostra ambiente e personaggi. antefatto. In generale direi che è un buonissimo inizio, e Abi Umeda riesce a colpirti in più di un'occasione sin da questo volume iniziale.

Come dopo la pioggia
Ecco, qui ho avuto davvero una bella sorpresa! Presi il primo volume "a naso", nemmeno ricordavo i
dettagli della trama ma sentivo che valeva la pena fare un tentativo. Be', ci ho azzeccato.
La storia della bella, algida Akira mi ha preso e da subito ho provato molta simpatia per questa ragazza che per via della sua fredda espressività spaventa un po' le persone che la circondano. Io sono MOLTO (aka troppo) espressiva, però mi è stato detto più volte nel corso degli anni che avevo un'espressione sprezzante e quasi disgustata in momenti nei quali in realtà mi sentivo in imbarazzo o a disagio, quindi mi ci sono pure un po' immedesimata XD Quando poi viene fuori che Akira è innamorata del suo capo, il gestore di un family restaurant aziendale, il mio amore per le storie d'amore May/December ha fatto la ola. Sì, lei va al liceo e lui ha (mi pare) 40 anni e qualcosa. Sì, un racconto di questo tipo metterebbe a disagio tante persone. Ma non me \*_*/ Quando si parla di fiction per arcani motivi adoro questo tipo di storie, se gestite in un certo modo. Qui il capo è un pasticcione troppo buono ma allo stesso tempo con uno stranissimo, improbabile fascino che Tachibana nota di essere l'unica a percepire, ma che anch'io (e forse tutti i lettori, sarei curiosa di trovarne altri per sapere se hanno la stessa impressione) riesco a vedere. Sinceramente mi viene da fare i complimenti alla mangaka perché è una di quelle percezioni "sottotono" che riesce a creare solo un autore o un'autrice capace.

Gangsta

Gangsta in realtà non esce regolarmente neanche in Patria, motivo per cui non può farlo in Italia. Al momento dovremmo (secondo Wikipedia) essere in pari: ormai ho solo il volume sette ad aspettarmi, ma sapendo che poi per mesi e mesi non vedrò il prossimo continuo a rimandare x.x





Kamisama Kiss

Ne ho parlato spesso negli ultimi anni e continuo ad apprezzarlo
tantissimo, ma sono rimasta indietro di diversi volumi e nulla, devo decidermi a fare una minimaratona. 




Kuroshitsuji

Circa due volumi l'anno che Planet provvede puntualmente a pubblicare e che per me sono un appuntamento intoccabile. Ne ho già parlato negli ultimi post quindi non mi ripeto, ma davvero, finché la Toboso manterrà il livello attuale (sempre un piacere da leggere con punte di splendore che spiegano da sé perché valga la pena prendere il manga) mi va benissimo così.






Noragami 

Altra bellezza lucchese: se il primo volume mi era piaciuto, arrivandoNoragami è stata davvero una piccola scoperta.
al volume 5 confermo il feeling che ho con con questo titolo. Sono contenta di averlo scoperto ora e non ai tempi della GP, così mi sono risparmiata l'iniziale delusione per l'interruzione e l'attesa dopo l'annuncio da parte di Planet del recupero diritti.  Mi ha catturato, davvero. I personaggi e il cuore delle vicende sono di quelli che mi fanno appassionare andando oltre il semplice "è simpatico e mi diverte" per precipitare invece nel mondo del "vi amo ;_;". Si tratta di sensazioni molto personali che dipendono dai gusti, le preferenze e il tipo di sensibilità di ognuno, ma per me

The ancient magus bride

Sono ferma al secondo volume da mesi e mesi, mea culpa. Vedrò di leggere il terzo il prima possibile (aka appena mi sentirò dell'umore adatto).











Tsubaki-cho Lonely Planet

Questo manghino è un piacere da leggere, davvero. Mi piace più di quanto abbia finito per fare l'altra mia lettura super-shoujo degli ultimi mesi, ovvero ReReHello, e per quanto la vicenda non sembri prospettare sorprese, ciò che davvero me lo fa godere è l'atmosfera giapponese e da "shoujo pacato" che regna sia sui personaggi che sull'ambientazione. Niente ritmi frenetici e intero cast di personaggi in fase "sono un liceale che deve ancora capire tutto del mondo e dei rapporti umani": non disdegno affatto neanche quel genere, ma più passa il tempo, più mi rendo conto che casi particolari a parte (esempio: Itazura na Kiss, che però è proprio cosa a se stante) faccio maggior fatica ad affezionarmi a quest'ultimo genere di titoli, soprattutto sulla lunga distanza. Insomma, prendete una cosa come Romantica Clock: era carinissimo, con disegni adorabili e mi sono letta con gusto i primi volumi, ma non trovo mai la voglia di proseguirlo e terminare la serie. Tsubaki-cho si inserisce senza ombra di dubbio nel novero degli shoujo con protagonista ingenua e liceale, per quanto abituata ad essere autoasufficente, ma ha un ritmo calmo e momenti d'introspezione impostati in modo tale da coinvolgermi più del solito. 


Urakata


Ho letto il primo volume qualche mese fa e devo ancora prendere i seguenti. Una volta smaltita  parte degli arretrati di cui parlavo prima ho tutta l'intenzione di acchiappare almeno il secondo e il terzo e spero che le sensazioni positive che mi ha dato finora siano confermate.








Vanitas
 
Ho il 2 e 3 a disposizione dopo aver apprezzato (un po' tiepidamente) il primo volume e conto
di leggerli nei prossimi giorni, ne riparleremo sicuramente.





Non sono un'infinità di titoli ma nemmeno pochi, motivo per cui la (relativa) brevità della lista di annunci lucchesi di mio interesse (sei sicuri e quattro in forse), più che dispiacere mi fa tirare un sospiro di sollievo XD Oltretutto come si evince dalla lista ho diverse serie di cui ho già acquistato et recuperato i nuovi volumi, più alcuni fumetti occidentali presi in preda all'entusiasmo durante gli ultimi comics, quindi meno titoli nuovi prendo, più spazio mi lascio per leggermi una volta per tutte anche quelli ^^

venerdì 10 novembre 2017

Lucca Comics 2017: esperienza e acquisti

Arrivati al dieci novembre, ho proprio voglia di chiudere questo post "lucchese" che attende il suo momento da giorni. È stata un'edizione che io ho vissuto un po'  sottotono rispetto al solito, ma paradossalmente mi sto godendo gli acquisti fatti più quest'anno di quello passato - avremo modo di riparlarne in seguito!
Sono andata a Lucca in treno come ogni anno, e questa volta è toccato al primo e al due di novembre: in entrambi i giorni per i miei gusti già c'era troppa gente, complice il primo di festa, e l'anno prossimo ci sta che vada il 31 e il 2 proprio per evitarlo con buona pace dell'abbonamento. Non vedo l'ora che ripartano le edizioni di fine ottobre, almeno i primi giorni torneranno a essere molto più tranquilli. Ho avuto però quantomeno la fortuna di beccare la pioggia solo mentre tornavo indietro il secondo giorno, e visto l'alternarsi di acqua e schiarite dal tre al cinque novembre direi che da questo punto di vista mi è andata bene.

Tutto sommato, comunque, posso dire di essermi divertita: primo giorno in compagnia degli amici e secondo dividendomi tra ultimi acquisti, incontri e giro della mostra di Matsumoto insieme all'autore. È stata un'esperienza unica, di quelle che non dimentichi più e sono lieta di avervi potuto prendere parte; spero che anche per il sensei sia stata un'ora piacevole. Giovedì sera ero letteralmente esausta ma soddisfatta e ho passato i giorni del weekend a leggere fumetti e smaltire i malesseri post fiera (a questo giro ero particolarmente cagionevole già di mio, va detto). E ora...

lunedì 6 novembre 2017

Annunci Lucca Comics & Games 2017

E anche quest'anno Lucca è arrivato e se n'è andato, anche se già sappiamo che le date dell'edizione 2018 saranno 31 ottobre-4 novembre. Io come ogni anno ho visitato il festival nel corso di un paio di giorni molto intensi e non vedo l'ora di raccontarvi le mie impressioni riguardo a questa kermesse che riveste ormai da anni un'importanza enorme per tutti gli appassionati di fumetto.

Parto con gli annunci che più mi hanno interessato, penso che abbiate già letto sui vari siti d'informazione le liste complete e in caso vi rimando ad Animeclick, che da questo punto di vista mi è sempre molto utile. Ecco ciò che mi ha più intrigato!


venerdì 20 ottobre 2017

Born to read box - Once upon a time

Ho deciso di scrivere un post su un acquisto particolare e molto soddisfacente che ho avuto modo di fare poco tempo fa: la Born to read box di Lorena, creatrice per l'appunto del progetto Born to read (Nati per leggere).


mercoledì 18 ottobre 2017

[blog] Blogger Recognition Award 2017

Nel post del due ottobre ho scritto che una delle cose più spiacevoli del lasciare l'ambiente "blog" è stata rinunciare a leggere alcuni spazi: quello di Hana era uno di essi. Oggi mi ha fatto una graditissima sorpresa assegnandomi il Blogger Recognition Award 2017 e dandomi il bentornato, facendomi sentire come se fossero passati un paio di mesi che invece che anni.
Ho apprezzato davvero il gesto e sono più che felice di seguire il regolamento dell'award: ecco quindi le mie risposte alle domande che porta con sé!




mercoledì 11 ottobre 2017

Letture degli ultimi mesi - seconda parte - BL e osservazioni sugli editori

Chi ha seguito il blog nel corso degli anni sa che non ho mai snobbato il genere Boys' Love e ne ho seguito anzi l'evoluzione in Italia: adesso mi piacerebbe fare un (non tanto breve) riepilogo della situazione, che è decisamente cambiata rispetto a qualche anno fa.

Grazie a Flashbook la parte della mia libreria dedicata ai manga BL quest'anno si è decisamente espansa. Ho sempre comprato da questo editore titoli shoujo, cosa che continuo a fare tuttora, ma da qualche tempo hanno aperto le porte anche al bl con ottimi risultati. Si focalizzano su manga che mettono al centro della storia le relazioni sentimentali e lasciano ad altri prodotti più o meno legati al fanservice, con risultati che vanno dal gradevole o innocuo allo splendido - il tipo di titolo che basta a dare al bl la stessa dignità di qualsiasi altro genere. Se poi leggendo il loro Twittering Birds (ne parliamo tra poco) o Il gioco del gatto e del topo della semi defunta Ronin, si continua a pensare che questo filone non abbia niente da dare a parte rapporti super stereotipati non è proprio un problema del BL in sé come genere. Tutt'altro.
In realtà, shoujo e bl hanno molti lati in comune (non dimentichiamo che in realtà quest'ultimo sarebbe un suo sottogenere): un'infinità di prodotti che rientrano nella categoria hanno lo spessore della carta velina, ma ce ne sono tanti altri decisamente carini e piacevoli, altri ancora interessanti  e alcuni titoli semplicemente stupendi, a prescindere da ogni genere di appartenenza.

Detto questo, nonostante le lamentele di chi detesta il bl a prescindere (continuate pure a rodervi il fegato <3) Flashbook continua a proporre ogni tot nuovi titoli appartenenti al filone, e in un modo o nell'altro finisco sempre per provarli, quando subito, quando a distanza di anni. Nella parte del post dedicata alle letture potete farvene decisamente un'idea.

Pare che il buon successo della loro nuova linea abbia spinto anche JPop a tentare pubblicazioni di questo tipo: a quanto dicono la versione cartacea del webcomic Killing Stalking ha spopolato (no, non l'ho preso e a meno che non me lo tirino dietro a Lucca non lo farò: assolutamente niente contro chi apprezza, ma a parte determinate eccezioni i prodotti super violenti e io non abbiamo feeling), stanno già pubblicando Super Lovers (storia interessante e per certi versi controversa, quindi decisamente non per tutti, sento già gli strilli d'indignazione XD), a Lucca dovrebbe uscire il primo volume di Ten Count (prenderò il primo numero di prova ma gli ho già dato un'occhiata e non so se continuerò il resto della serie) e poco tempo fa hanno chiesto ai lettori di citare i titoli bl che vorrebbero leggere in Italia, quindi direi che almeno in teoria si prospettano nuovi annunci anche da parte loro. 


E ora veniamo alle note dolenti:

Goen continua a far sclerare i suoi lettori: le uscite vanno a rilento, hanno VALANGHE di titoli in attesa di pubblicazione e ormai la comunicazione col cliente è ridotta all'osso. Hanno acquistato anni fa i diritti per due titoli totalmente yaoi popolarissimi nella relativa nicchia, Junjou Romantica e Sekai-ichi Hatsukoi, entrambi della mangaka Shungiku Nakamura. Ora,  al liceo li ho letti e seguiti per un po', ma non li citerei proprio come grandi titoli, pur essendo affezionata volente o nolente ai personaggi. Avevo pensato di prendere i primi volumi (quelli che anche ai tempi mi piacquero di più e che mi faceva piacere avere in italiano, ma ne riparliamo dopo) punto e basta, ma la Goen ha eliminato i miei dubbi alla radice: dopo, ripeto, ANNI dall'annuncio a Lucca, hanno pubblicato i primi due volumi di Junjou, il primo di Sekai-chi... e basta. Non si sa quando proseguiranno, e se si considera la lunghezza di queste due serie auguri davvero per vederne la fine. Goen non ce la fa proprio a riprendersi in modo definitivo, ma del resto con la mole di materiale che dovrebbero pubblicare stento a stupirmi. Ora come ora non compro niente di questo editore che non sia già stato portato a termine, sia in Giappone che da loro qui in Italia, e del quale non sia relativamene certa che sia stata fatta una buona traduzione.

Magic Press: ogni periodo ha la sua casa editrice più detestata: nei primi Duemila era la Panini per via delle edizioni sottiletta, poi è stato il momento della Ronin e dei suoi titoli tradotti in modo non esattamente soddisfacente, con prezzi alti e uscite dalle tempistiche misteriose (questa è sempre una costante). Hanno tra le mani ancora un paio di serie in corso sia in Giappone che da noi, e giusto per darvi un'idea della situazione a Lucca uscirà il quinto volume di Crimson Spell, titolo di Ayano Yamane che pubblicano dal 2007 e che con il quinto volume, uscito in Giappone nel 2013 (giusto quei quattro anni di attesa), ci renderà in pari con la serie. L'altra serie della Yamane di cui possiedono i diritti, You're my loveprize in viewfinder, invece è ancora bloccata (e i vecchi volumi sono tradotti sempre malissimo).

 
C'è poi stato il lungo periodo in cui JPop pubblicava titoli in modo discontinuo e incerto a seguito della fusione con GP (che se non ricordo male, era inizialmente la casa editrice più lenta tra le due). Il momento di massimo astio del pubblico verso la Goen se ricordo bene è arrivato poco dopo. Ora come ora, a crearsi una fama non proprio esemplare c'è anche la Magic Press, quantomeno tra una parte degli appassionati. Dopo un periodo in cui cominciarono ad annunciare e (inizialmente) pubblicare manga yaoi anche abbastanza popolari tra molte lettrici (e i pochi lettori) le uscite hanno cominciato a diradarsi sempre di più, fino ad arrivare alla situazione attuale: titoli ammezzati o ai quali mancano pochi volumi al termine rimandati per mesi e mesi, fino a durare anni, risposte a lettrici che chiedono ALL'INFINITO novità sulla situazione (no, non la pianteranno mai, MAI di stressare) a base di altrettanto infiniti "dovete avere pazienza", zero post esplicativi al riguardo e miriadi di altri, in compenso, per spammare e pubblicizzare il resto delle loro uscite. Io sinceramente penso che sia molto più vergognoso il loro comportamento che non quello di Goen, che è sì comunque artefice dei suoi problemi, ma almeno lo è nei confronti di tutti i titoli. Ciò che è accaduto con Magic Press, invece, dimostra che di fatto è stata munta la mucca della moda yaoi per un po', poi si sono accorti che non vendevano abbastanza, o non hanno trattato in modo adeguato con gli editori giapponesi, o un misto di queste due cose. E hanno deciso di bloccare le uscite cercando di far finta di nulla, smettendo di pubblicizzare e parlare delle serie in questione a meno di insistenze da parte dei lettori. Hanno scritto anche di non avere intenzione di cedere i diritti. In pratica li tengono per non utilizzarli, con l'intento di pubblicare un volume di qualcosa se o quando capiterà il modo o l'occasione. Avvilente. E il fatto che invece di scusarsi con i lettori e lasciare andare i diritti dicano di avere pazienza con toni da "putroppo è andata così" è... no comment.
Avevo sei serie in corso con loro: se mai usciranno prenderò i relativi volumi, ma per il resto non comprerò mai più niente di nuovo targato Magic Press.



Resta infine l'ultimo dispiacere: Renbooks. Casa editrice specializzata in fumetti di ambito gay, qualche anno fa avevano dato uno spazio al manga pubblicando i primi volumi di alcuni titoli m/m e f/f: i lettori stanno ancora spettando i numeri seguenti. Io avevo intenzione di comprare la novel bl scifi Il cuneo dell'amore,  ma dopo l'annuncio QUATTRO ANNI FA nessuno ha mai visto nemmeno il primo volume di quest'opera. Se non ricordo male ORA dovrebbero aver promesso un'uscita nei prossimi mesi, ma come fidarsi dopo tutto questo tempo?


 


A Lucca buona parte delle case editrici farà probabilmente nuovi annunci: se tutto va come al solito ci si può aspettare le relative uscite da Planet, Star e Flashbook, forse JPop, ma riguardo agli altri editori sinceramente mi auguro che NON vengano fatti annunci, o almeno niente che mi interessi - anche perché rimarrebbe sullo scaffale della fumetteria.


***

Adesso, finalmente, parliamo un po' dei manga veri e propri: commercialmente il genere BL comincia a essere più sdoganato solo adesso e quindi non è difficile che un lettore finisca per avere gran parte dei titoli disponibili in italiano (senza comunque che a ogni numero uno segua necessariamente l'acquisto dei seguenti, perché va bene sostenere il mercato, ma il giorno in cui spenderò soldi per fumetti che durante la lettura scopro di non gradire credo proprio che non arriverà mai).

Ecco qua i titoli bl che ho acquistato in questi mesi, tutti della Flash, in ordine di preferenza:

Twittering Birds Never Fly di Yoneda Kou: niente, uno dei manga BL che ho amato di più e una perla di fumetto a prescindere. È una storia con un'intensità, una bellezza e a volte una capacità di stringere il cuore in un pugno che semplicemente ti lascia lì senza saper come commentare. A questo proposito ricordate ciò che ho scritto all'inizio e raddoppiate il discorso fatto più in basso (e molto più in breve, davvero) per Does the flower
(Qui qualche dettaglio di trama più specifico, ho già parlato del manga in passato).

Malinconiche Mattine di Shoko Hidaka: sempre tinte abbastanza drammatiche, e in questo caso anche un background storico molto dettagliato. E' stato uno di quei casi in cui col proseguire dei volumi da un apprezzamento tiepido (forse più legato allo stile e l'attenzione al dettaglio che non alla trama) l'interesse è aumentato sempre di più, e adesso mi appassiona molto. Non è certo il manga bl più leggero con cui iniziarsi al genere (per quanto ci siano titoli MOLTO più pesanti anche tra quelli pubblicati nella sola Italia - vedi il bellissimo e tragico Sakura Gari uscito, strano ma vero, per Planet Manga), però si tratta di un buon titolo ed è un piacere poterlo leggere in italiano.

Does the flower blossom? di Shoko Hidaka: Does the flower può appassionare o meno, come ogni altra storia, ma è indubbiamente un titolo narrato con cognizione di causa e un bel tratto, a prescindere dal fatto che parli di storie d'amore tra maschi e sia stato scritto da una donna avente come target altre donne. Sinceramente non penso sia possibile o sensato un dialogo al riguardo con chiunque lo legga e poi continui a ripetere che è comunque più indegno e irrealistico di un qualsiasi shounen, shoujo o graphic novel a sfondo omosessuale.

Il nostro desiderio di Kotetsuko Yamamoto: tre volumetti (tutti pubblicati) che narrano la storia di quattro fratelli e dei loro rapporti all'interno della famiglia e non solo. Personaggi ai quali mi sono affezionata subito, una storia coinvolgente e disegni piacevoli. Consigliato alle amanti del genere e a quelle che apprezzono lo shoujo ma hanno anche voglia di provare uno shounen-ai ben fatto.

 Il nostro desiderio è poi strettamente legato a...

Fullbloom Darling, sempre di Kotetsuko Yamamoto: un titolo che sin dalla trama mi è sembrato molto semplice e leggero, simile magari a tanti shoujo della Star, e che fino a pochi mesi fa non avevo mai sentito il bisogno di recuperare. A un certo punto però ero in vena e mi sono detta "ho fatto trenta, facciamo trentuno" e insieme alle ultime uscite ho preso anche questi due volumetti. Mi ha lasciato stranita l'inizio, dato che il manga parte allo stesso modo di molti spin-off, dove vengono riassunti velocemente eventi precedenti per poi continuare la storia dal punto di vista dei protagonisti di turno. Non mi risulta che esista un titolo precedente con questi personaggi, ma potrei semplicemente non aver trovato il link al riguardo. Comunque, passato il momento di dubbio la lettura è diventata piacevole e carina. Come nel caso di tutti gli altri titoli citati in questo post (a parte Saezuru per motivi di trama legati al protagonista) l'aspetto sessuale della storia è estreamamente secondario, e la simpatia che può riscuotere Fullbloom Darling vive semplicemente dei personaggi che racconta. In questo caso, i protagonisti hanno un ruolo importante e tornano a più riprese in Il nostro desiderio.
È ambientato in uno di quegli universi mangheschi (in particolare shoujo) dove anche l'angst ha una sua particolare grazia e sai che tutto si aggiusterà, il sole splende luminoso sul negozio di fiori dove lavorano i protagonisti, l'omosessualità viene vissuta in modo pacifico e allegro da tutti (meno in Il nostro desiderio) e l'insulto peggiore che si può sentire è "brutto idiota!" alla maniera dei vari "Baka!" molto noti a ogni amante di anime subbati.
Una volta ogni tanto è piacevole fare un salto anche in mondi del genere, fintanto che i personaggi sono abbastanza simpatici da farti chiedere cosa combiranno nel prossimo capitolo.


Ze di Yuki Shimizu: È FINITO (soprattutto, nel 2016 l'hanno finito). Con delle traduzioni che vabbe', passiamo oltre... comunque è terminato, stop, ce l'abbiamo fatta. La serie in sé mi è piaciuta, come ricorda questo vecchio post (ai tempi ero decisamente più fiduciosa), peccato solo che abbia ricevuto un trattamento non esattamente auspicabile qui in Italia.




Questa notte con te 1 di Keiko Kinoshita: devo recuperare il secondo e terzo volume, che chiudono la serie, ma il primo mi ha decisamente convinto. Interessante e coinvolgente, parla di due giovani impiegati e migliori amici, uno dei quali è sempre stato innamorato dell'altro ma ha tenuto la cosa per sé onde evitare di rovinare il loro rapporto... solo per scoprire che l'altro era già andato a letto con un uomo che gli si è dichiarato, anche se teoricamente solo per un'unica volta.
Disegni piacevoli e capaci di comunicare i sentimenti dei protagonisti, decisamente promosso.
 


Junjou Romantica di Shungiku Nakamura: a fine liceo smisi di seguire la serie perché continuava a ripetersi all'infinito, ma sono affezionata ai primi volumi e ho acquistato il primo e secondo in italiano. (Ri)Leggendo Junjou sono scoppiata a ridere per certe anatomie del tutto sproporzionate e altre scene molto poco chiare, oltre a uno stile che era ancora davvero ma davvero spigolosissimo, soprattutto nei capitoli iniziali. Una volta alle prese con la parte angst del volume, però, mi sono ricordata il motivo per cui era valsa la pena portarmelo a casa. Poi guardate, massima onestà: letto ora per la prima volta sicuramente farebbe un effetto drasticamente diverso, ma con tutti i ricordi che vi ho legati (ho letto questo primo volume credo a sedici anni)... Se mai usciranno penso che prenderò qualche altro numero e fine, visto che da un certo punto in poi Junjou inizia a mettere in cantiere per l'appunto archi narrativi sempre uguali.
Tra parentesi, QUANTO è inquietante rileggere un manga corale e scoprire con dieci anni di ritardo che il personaggio a cui somigli di più non è mai stato quello Bravo e Gentile Anzi Troppo Buono in cui ti immedesimavi al liceo ma lo stronzetto fissato con la letteratura di cui dicevi "uff tocca a lui... vabbe', dai, vediamo che combina". 
Discorso similissimo per Sekaichi-Hatsukoi: è la seconda opera più famosa della Nakamura, acquistata anni fa insieme a Junjou dalla Goen, ma di cui per ora è uscito solo il primo volume. Avevo ricordi appena più freschi rispetto a Junjou, ma vale lo stesso discorso: simpatico, carino, ma lo consiglierei solo alle amanti del genere come lettura di puro intrattenimento.

In un angolo di cielo notturno di Nojiko Ayakawa: non male, però mi è rimasto talmente impresso che ho dovuto andare a controllare per essere sicura di averlo letto. Cercando la trama mi sono ricordata cos'era e che non mi era dispiaciuto, ma come potete ben intuire non ha esattamente lasciato il segno. Non dubito però che a tante altre lettrici possa piacere, qui è proprio questione di gusti e percezioni.

Seven Days di Venio Tachibana e Rihito Takarai: avevo sentito parlare più volte di questo manga e sapevo che era molto atteso. L'ho preso un po' a scatola chiusa, conoscendo solo la trama fornita dall'editore e che era composto da due soli volumetti.
È molto raro che io odi/detesti/aggiungere sentimento ipernegativo opere di fiction. A me, di solito, al massimo succede quello che è successo con Seven Days: non mi ha detto niente. I personaggi mi sono sembrati molto bidimensionali e la storia esile, il tratto non è di quelli che apprezzo particolarmente... ma per l'appunto si trattatava di due volumetti e per me la questione si chiude qui.
 
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E adesso, finalmente, mi fermo. Ci sono anche manga e fumetti di altro genere di cui mi piacerebbe parlare nei prossimi tempi, e spero proprio che la voglia di scrivere non mi passi! A me per prima fa piacere tenere una specie di diario aggiornato delle letture. Per ora, grazie a tutti quelli che sono arrivati fin qui, e - se tutto va bene - a presto!