lunedì 14 maggio 2012

[kimochi] Presentazione e Teppisti

Cosa come dove quando perché?

Allora. Ci sono delle situazioni e dei particolari tipi umani, nei manga e negli anime, che a me piacciono. Molto. Un sacco. Da impazzire e andare in Giappone pensando di ritrovarle uguali per poi scoprire che in effetti ce le trovi-trovi e pensare che se si è impazziti non c'è motivo di rinsavire.

Penso che tutti i lettori di manga e-anime abbiano delle situazioni che amano: elencarle tutte richiederebbe di buttarsi anche su quelle che non mi piacciono (che ne so, i bagni pubblici in comune -  normali, non quelli degli hentai) e lascio questo annoso compito a gente più organizzata di me.

Quindi qui vi parlo delle situazioni che fanno impazzire il cervello e lo stupido cuore/muscolo aureo/quello che è della sottoscritta.

Il nome di questa COSA viene da una frase molto ripetuta negli yaoi (se come me non si sa leggere in giapponese non importa, tanto basta guardare anime e drama del succitato tipo per ritrovarla. Con frequenza. Tanta frequenza). Traducendola in normale vuol dire "sentimenti", "sensazioni".

Andate in pace.


Il Teppista



Il Teppista è una delle prime creature-from-manga che ho conosciuto, ma lo è anche il professore sadico ossessionato (in negativo come la morte, nel senso che l'oggetto della sua ossessione lo vuole morto): il primo lo amo a livelli che inquieterebbero un mucchio di noiosa gente, il secondo mi fa tuttora venire la gastrite e provare odio. Per farvi capire che tutto questo amore non viene dal fatto che è il primo.

Una cosa che si capisce da subito è che l'idea e la tradizione di "teppisti" che abbiamo in Italia non c'entra una mezza cippa con quella giapponese.
Da noi teppista può intendere due cose: la teppa (in fiorentino), i ragazzini casinari/combinaguai nel senso allegro-non pericoloso del termine (che ne so, quelli che sfrecciano con i rollerblade a un filo da uno che porta la spesa) e il criminale in erba. Quello che ruba, dà fuoco ai cassonetti e magari si diverte a pestare qualcuno di tanto in tanto.

Ecco, in Giappone no.

In Giappone per essere un teppista puoi:

Esempio pratico di cosa potrebbe NON piacere alle scuole giappe.
- colorarti i capelli in una scuola dove è vietato

- truccarti in una scuola dove è vietato

- avere brutti voti e fregartene

- rispondere alle domande dei professori in modo brusco, o non rispondergli proprio mostrando che non te ne frega niente



Se ne deduce che secondo lo standard giapponese in Italia la maggioranza degli studenti delle superiori (magari pure delle medie) è un'accozzaglia di teppisti a un livello più o meno grave.
Infatti avere una sola di queste caratteristiche ti rende più o meno degno di rimbrotti (e qui magari siamo più vicini ai nostri canoni, come quando uno arriva coi capelli viola e il professore di una certa età gli fa notare che "a scuola non si va così"), mentre averne due ti rende un elemento potenzialmente pericoloso per la scuola e ciao.
Quando si fa quaterna sei ormai un pericolo pubblico.


Towa: giovane studente cazziato dal consiglio studentesco perché si è fatto biondo platino.





Questo parlando delle cose più normali.

Nei manga ci sono fraccate di teppisti e teppiste di questo tipo, ma di solito quelli e quelle realmente pericolosi sono un numero molto limitato.

Ci sono le ragazze allegre e determinate che non rinunciano a vestirsi e truccarsi come preferiscono e magari sono pure un po' torde a scuola, ma non sono affatto cattive, anzi, nella maggior parte dei casi sono a modo loro delle eroine.

Mi piacciono, in alcuni casi mi piacciono un sacco.

Esempio: Ran Kotobuki, Gals. Il mio immaginario del Giappone non sarebbe lo stesso senza i dieci volumi di Gals.

Ci sono le stronze bulle truccate da viale, con la faccia arcigna perché sono stronze bulle e come ragion di vita la tortura psicologica&non solo della protagonista.

Non piacciono a nessuno, magari non piacerebbero neppure alle stronze bulle stesse se leggessero manga. Magari. Bo.

Hanno anche una controparte maschile, ovvero la carne da mecello i bulli pestatori che si vedono negli shounen scolastici: di solito vengono presi a badilate nei denti dal protagonista molto prima di quanto accade con le bulle. I primi ne prendono tante da rimanere acciaccati per mesi, le seconde alla fine vengono battute sul piano psicologico dalla protagonista (che di solito si prende anche il ficone per cui loro avevano creato un fanclub).

Esempio: Quello principe sono le psicopatiche di Vitamin e Life di Keiko Suenobu. Sono demoniache, completamente pazze, sadiche. L'autrice spesso le disegna dal punto di vista della protagonista, e in questo caso sono né più né meno che demoni.
Per chi conosce ASOIAF (i libri), vi basti sapere che se Ramsy Bolton le conoscesse probabilmente farebbe di loro le sue nuove cagne da caccia.



Il teppista à la Yamane.


Poi ci sono gli studenti che si sono tinti i capelli per darsi un tono e non rispondono agli insegnanti perché sono timidi, ma siccome hanno i capelli con la tinta bionda/rossa/blu e tacciono davanti alle domande dei professori sono etichettati come brutti elementi.

 Mi piacciono un sacco (a differenza della controparte femminile tendono meno alla garystuaggine, di solito sono pure di un imbranato inquietante o hanno qualche particolare difetto).

Esempio: badilate di shoujo scolastici (e yaoi), tra cui il povero Ryuji di Toradora, che si ritrova a essere trattato come una belva potenzialmente pericolosa solo perché ha una faccia truce.

Più in particolare, vi cito Ichigo Kazuya Yamamura di Beelzebub (ho dovuto cercare il nome perché per me lui è Ichigo. Io di Bleach so in tutto quel che si scopre nel primo volume, ma lui è UGUALE, quando l'ho visto mi è preso un colpo). Decide di voler diventare un delinquente durante l'estate, e tornato a scuola la gente comincia a dire che ha fatto Il Debutto dalle Vacanze Estive: lo deducono dal fatto che si è tinto i capelli d'arancione (sì, nell'argomento-teppisti i capelli hanno spesso un'importanza capitale) e si è fatto l'orecchino.
Lui è serio in questa cosa dell'essere un teppista, si applica, non è che ci finisce in mezzo più o meno menefreghisticamente come altri (il sopraccitato Ryuji, Towa...).
Nell'anime dà prova della propria votazione alla causa in innumerevoli modi, dallo stalkerare Oga (dopo ve lo ribeccate, tranquilli) a intortarlo con complimenti spietatamente sinceri così da diventare il suo "fratellino", ovvero una sorta di discepolo.

Kazuya segue la via tracciata dal suo maestro anche a livello squisitamente sessuale <3 In Giappone una leggenda metropolitana/consiglio della nonna vuole che più un maschio ha grandi le mani, più grande avrà anche qualcos'altro.

Scena dell'anime:

Yamamura sta stalkerando Oga insieme alla propria amichetta d'infanzia: il suo maestro d'improvviso corre via, rischio di perderlo +100!
Yamamura prende per mano la sua amica, che l'ha seguito perché a) ha una cotta per lui da tipo l'eternità e b) voleva farsi due risate invece di andare a studiare, e le urla di correre.
Mentre lui sta attento a non perdere Oga, l'amica lo guarda stupita, poi osserva le loro mani, e con un sorriso tra l'intenerito e il beotamente felice:
 
- Kazuya, le tue mani sono diventate più grandi durante l'estate <w< -

 Risposta di Kazuya: - EH? COSA?! LO STIAMO PERDENDO!!!!!  -

*continua a correre come un forsennato*















 Questo ci ricollega a un tratto saliente del Teppista Vero e Proprio, quello che non solo sa di essere considerato un elemento pericoloso nella società (soprattutto quella della sua scuola), non solo gli va benissimo, ma è anche, udite udite, FORTE.

Il tratto saliente di cui parlavo: 
La sua capacità di attrarre le donne, le ragazze, in generale gli esseri umani di sesso femminile è sempre inversamente proporzionale al suo interesse per il sesso opposto.


Il Morto di figa

E' quello desideroso di far colpo sul sesso opposto e magari anche un aspirante romantico nei confronti di quelle di cui si invaghisce, non riuscirà MAI a convincere una ragazza anche solo a uscire con lui. Zero, nisba, può scordarselo.

Per sua fortuna, però, di solito in Giappone ogni teppista di buon cuore ha un'amichetta d'infanzia o  una nuova compagna di scuola che è segretamente pazza di lui e che però - per motivi suoi - non ci pensa nemmeno a confessarsi.
Solo dopo un tot di volumi accadrà qualcosa che darà una svegliata a tutti, e solitamente saremo alla fine del manga.


Il Menefreghista

Può accadere anche il contrario: il nostro eroe se ne strasbatte di far colpo e più o meno esplicitamente gli basta e avanza la famosa mano amica (dico sul serio, capita che i teppisti parlino amenamente del loro grande affetto per la masturbazione - Midori no Hibi parte da quel presupposto...) perché le cose urgenti per lui sono altre, aka LA BATTAGLIA, LA GLORIA E LA FAMA, solitamente di più grande combattente/teppista/menapugni del circondario o del Giappone intero. In questo caso, intorno a lui graviteranno minimo (minimo) due adolescenti femmine più o meno desiderose di stare con lui forevaH e scambiarsi fluidi corporei.


Appunto.
Di solito le suddette sanno pure di avere una rivale: vivendo spesso nello stesso ambiente non è così difficile da capire, anzi, talvolta pure tutta la scuola - o almeno i compagni di classe e la parte pettegola degli altri - sa dei loro intercorsi, e giusto il protagonista riesce a non capire o rispondere "sta' zitto idiota" a chi prova a farglielo notare.

Più il Teppista se ne frega e non coglie i segnali, più ragazze avrà dietro: i suoi amici di solito si mangiano le mani e piangono lacrime di sangue vedendo tutte queste occasioni buttate nella tazza del gabinetto, ma lui continua imperterrito a farsi i cavoli suoi e ignorare o non capire mezze dichiarazioni, rossori e allusioni più o meno esplicite.

Per il resto, il Teppista Vero e Proprio, rispetto a quelli che sono finiti nel ruolo praticamente per caso o solo per essersi voluti conciare come gli pareva, ha di solito queste altre particolarità:

- E' buono.
Può esserlo più o meno apertamente, quando non è impegnato a pestare chi lo ha fatto arrabbiare (solitamente preopotenti e merdacce sparse, in certi casi demoni - che sono prepotenti e merdacce), ma resta il fatto che lo sia. Salva gatti sugli alberi (magari insultandoli nel mentre, ma li salva), aiuta damigelle e damigelli in difficoltà, recupera amici e parenti rapiti da bande rivali.

- E' coraggioso. Non scappa davanti ai pericoli: i pacifisti probabilmente lo criticherebbero, ma tra darsela a gambe e prendere a pugni chi ha provato a fare il bullo con i suoi amici sceglie la seconda. Può anche avere paura, dentro di sé, ma non scappa e ci prova sempre.

Nella maggior parte dei casi l'opzione "vie diplomatiche" non è contemplata, quantomeno non dai bulli.

- Ha un piccolo o grande stuolo di amici e discepoli: si va dall'amico del cuore al gruppo di ragazzi adoranti che lo reputano il dio della guerra, un novello Ares con meno di venticinque anni.
Parlando delle eccezioni
Di solito il teppista ha il potere di attirare intorno a sé i personaggi più validi di tutto il manga, gente con un codice d'onore proprio e che conosce benissimo il significato della parola "lealtà": non solo lo adorano, ma sono disposti a sacrificarsi per lui. Lo rispettano profondamente, e sta al Teppista saper gestire un gruppo di coetanei che se si sentono dire da lui "fatevi pestare a morte mentre io mi bevo un caffè, poi arrivo" ubbidiscono. Notare però che i Teppisti che fanno cose del genere di solito sono quelli cattivi, e novantanove volte su cento verranno ridotti a brandelli dal Teppista protagonista (o da uno degli altri capibanda suoi amici), mentre i suoi ex-discepoli maltrattati diventeranno proprietà spirituale di quello a cui hanni provato a fare le scarpe.
L'eccezione è che diventino buoni pure loro (se si chiama eccezione comunque un motivo c'è, eh).



Esempi:

- Tatsumi Oga di Beelzebub; Seiji Cane Pazzo di Midori no Hibi


Come mai mi piacciono i Teppisti?

Perché sono coraggiosi, hanno due balle così e nonostante questo sono anche buoni: mi causano botte di tristezza terribili perché troppo spesso quando esco e do un'occhiata alla funa maschile che ho intorno mi rendo conto della desolazione che c'è da questo punto di vista.

Ho aspettative troppo alte? Può anche essere, fatto sta che con gente pavida, paurosa e incapace di farsi valere, spessissimo anche debole e incapace di reagire ai soprusi su di sé e sugli altri, beh, non voglio avere niente a che fare.




5 commenti:

  1. Ahahahahahah tutte le situazioni che hai descritto le ho lette in manga o viste in anime.
    Soprattutto nelle Galls e nel manga "Due come noi".
    Mi fanno morire dalle risate :)
    Bellissime descrizioni :)

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  2. Grazissimo per il commento! ^______^ "Due come noi" fai conto che sono ANNI E ANNI che conto di recuperarlo, mi sa che a Lucca prossimo mi butto e prendo almeno i dvd dell'anime èWé

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  3. Il fenomeno dei teppisti ha sempre affascinato l'immaginario giapponese, in ogni serie scolastica che si rispetti ce ne sono almeno alcuni esemplari. Personalmente per certe rispostacce che ho dato alla prof di matematica delle medie e per gli orecchini potrei essere quasi considerata in categoria ;-P

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    1. Lol, mi accodo ai teppisti per caso, i rapporti e i toni che avevo con un'insegnante delle medie e alcuni del liceo avrebbero scaraventato direttamente nella categoria X'''D

      Comunque sì, si vede proprio che è una cosa a cui tengono molto: da questo punto di vista non mi stupisce che ci siano quelli che appunto "vogliono diventarlo" senza al contempo essere cattivi: è per l'aura di figaggine e pure eroismo che quelli più famosi hanno intorno, chi non vorrebbe imitarli? ^^

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  4. ahahahah io sono il tohoshinki della mia scuola XD

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