Di Usagi Drop avevo già visto quasi tutto l'anime (mi mancano due puntate), e sapevo cosa aspettarmi da questo primo volumetto. Risultato: mi ha preso quanto, se non di più, della prima volta!
Va bene che io ho un debole per le storie su maschietti che si trovano a crescere bambini o bambine, ma Usagi Drop, almeno nella sua prima parte (quella che conosco) è proprio bello.
C'è una dolcezza che pervade tutta la storia, da quando vede Rin per la prima volta a quando se la porta a casa e poi va a fare acquisti per lei, la sua ricerca di un asilo e poi il momento in cui la porta dai suoi genitori. A questo proposito: la storia inizia col funerale del nonno di Daikichi, che una volta lì per l'appunto scopre dell'esistenza di questa bambina di sei anni, a quanto pare figlia del nonno (!).
*spoiler*
I suoi parenti si comportano come delle bestie, parlando di lei solo ed esclusivamente come un fastidio e ripetendo come dei rintronati che "è una bambina difficile" solo perché non ha nessuna voglia di aprire bocca davanti alle loro brutte facce. Per fortuna, quando arrivano a buttar lì che si sarebbero informati di quale istituto avrebbe potuto accoglierla (ma scherziamo?), Daikichi s'infuria e se ne va insieme a Rin.
Dopo le cose migliorano un po', perché alla successiva visita a casa dei genitori di lui i nonni un po' si sciolgono e cominciano a ragionare come qualcosa di simile a un essere umano, ma quella prima reazione è definibile solo con la parola "SCHIFO".
A quanto pare esiste anche il drama *_* |
Ilegenes 1
Ho messo l'etichetta "yaoi" al post anche per via di Ilegens: già la copertina lasciava poche dubbi riguardo al sottotesto shonen-ai, ma leggendo il primo volume si capisce bene che questa è una storia di maschietti: i rapporti sono tutti tra loro e basta, di ragazze nemmeno l'ombra!
Chiarito questa fondamentalissimo dettaglio XD Devo dire che mi è piaciuto abbastanza ^^
La storia è quella di un'isola su cui si fanno diverse manipolazioni genetiche, e il protagonista, Fon (silenzioso e pessimo nel farsi degli amici, intelligentissimo - infatti viene preso in giro per questo, arrivano a dirgli che forse gli hanno modificato il cervello - capelli neri, occhi che hanno qualcosa di strano - parlando in termini di shonen-ai, uke fatto e finito) a quanto pare ha per padre uno dei più famosi scienziati genetici dell'isola/del mondo, cosa che non viene vista come strafiga nemmeno dai suoi compagni dell'isola.
Tutti quanti frequentano una scuola militare sull'isola, scuola che ha lo stesso prestigio di qualsiasi ITI di quarta categoria nostrano, con l'aggiunta che è risaputo i soldati lì addestrati siano inutili a livello pratico.
I ragazzi hanno motivi diversi per essere iscritti a questa scuola: un posto di lavoro facile e che riempia di quattrini nel migliore dei casi, un modo certo per assicurarsi uno stipendo per la propria famiglia - a costo dei propri veri obiettivi - nel peggiore.
Fon fa subito amicizia con
Chiariamoci, non è che questo volume mi abbia terribilmente emozionato: però m'incuriosisce. Sì, ci sono situazioni classiche (che è un modo carino per dire "i clishé non mancano"), ma la storia non è la tipica ciofecata fatta e finita che da qualche anno si fa largo a bizzeffe in edicola e non, un po' d'interesse lo può benissimo suscitare.
Pandora Hearts 1
Dopo averne letto lodi in lungo e in largo per tot mesi, a Lucca almeno il primo volume me lo sono preso.
Non so bene cosa dire adesso che l'ho letto: se dicessi che mi è piaciutissimo mentirei, se dicessi "è orribile" idem.
Il fatto è questo: da un lato prosegue la china dello shonen disegnato imho ad minchiam, col protagonista piccolino e Buono (in questo caso anche vitale) che si ritrova impegnato in una giga-missione da cui dipende la sua vita, famiglia e amici del cuore in pericolo per colpa sua e compagni appena incontrati che mamma mia che sfiga guarda, saremo costretti a vivere un'avventura epocale all togheter e diventare amici eterni, dimmi te se il mondo non è ingiusto!
Xerxes. Forse è un caso. |
Fay. |
Beh, su questo penso proprio di concordare: per fare un esempio abbastaza esplicito, la ragazzina di cui Oz (prima di scoprire la sua vera identità) s'invaghisce in senso "ma quant'è carina 8DD" fa notare al suo
Ovviamente non è solo questo, è proprio l'atmosfera che richiama il loro stile. E soprattutto è il suddetto Break Xerxes con la sua somiglianza inquietante.
... |
UMH.
... forse no. |
Ne consegue che dovrei prendere i prossimi volumi per a) Break Xerxes, b) Oz che per essere il protagonista di uno shonen di questo tipo (shonen/fantasy/disegno al 90% brutto e non curato) è un po' simpatico.
Di solito in questi casi c'è il "magari a uno che non ha mai letto un manga può piacere tantissimo", mi è venuto in mente anche mentre leggevo: probabilmente è così. Ci sono sicuramente manga molto più brutti con cui si può cominciare, però... però boh. Può piacere a chi non ha praticamente mai letto manga perché scoprirebbe dinamiche e rapporti tipici di loro e degli anime (esempio tipo: il modo cazzone e affettuoso di interagire con l'amico Gil da parte di Oz, la chiaccherata poetica sul balcone al tramonto tutti insieme a fine volume). Resta quel "però".
Io coi manga ho avuto una fortuna immensa, perché ho cominciato a leggere il mio genere (lo shoujo) proprio nel suo momento d'oro: Sana, Fruits Basket, Gals, Kareshi Kanojo no Jijou che stavano continuando o finendo, Mars in bella vista, serie brevi particolari (Love+Dessin), Peach Girl, Ai Yazawa con Gokinjo e Kagen no Tsuki pubblicati e Nana in prosecuzione. E negli anni ne sono venuti altri, anche shonen, fino ad arrivare a Saiyuki.
Tralasciando la fortuna di capitare proprio nel periodo meraviglioso dell'Mtv Anime Night che iniziava a carburare e poi portava martedì sera da "benedici il tizio che si è inventato questo programma", tuffo sotto le coperte e serata passata a divorarsi tutti e tre gli episodi con gli occhi che praticamente sparpagliavano stellin e le orecchie che pensavano "ma che voce figa ha Max Alto *________*" , e l'anno precedente passato a registrare la seconda stagione di Sana, l'anime di Hanadan sulla parabola e divorarsi Conan.
Quando trovo gente che sarebbe curiosa di leggere manga, ed è interessata a shoujo e shonen ("mi piacciono le storie d'amore", "mi piacciono le avventure ma con i sentimenti in mezzo, sai tipo Inuyasha?"), la prima cosa che mi viene da fare è consigliare subito alcuni dei manga che ho citato ora e altri titoli che non ho riportato. Non direi mai e poi mai "leggiti Pandora Hearts!", però sicuramente c'è di peggio, ecco.
Di mio, non penso proprio che continuerò a comprarlo. Se però una mia amica (come penso) lo prenderà, almeno i volumi 2 e 3 credo proprio che glieli scroccherò, anche solo per capire come si evolve la faccenda, e se i disegni miglioreranno almeno un po'.
Alla fine mi è venuto un papiro su tot argomenti, pardon! E virtuali cioccolatini Lindt, Kinder o marca preferita a scelta a tutti quelli arrivati fino in fondo! 8DD
usagi drop in fumetteria non si trova ancora e io sto morendo dalla voglia di leggerlo. maledizione a gp. è più di un anno che ci fanno aspettare.
RispondiEliminailegenes mi ispira un po' ma non ho ancora le idee chiare. boh.
Sì, l'hanno tirata veramente per le lunghe x_x Io per l'appunto spero che il secondo non ci metta millenni :\
EliminaIlegenes non so se è molto nelle tue corde, però il primo volume era molto di presentazione >.< ora vediamo il prossimo com'è, così magari si riesce a capire meglio la storia è.é
Commento su Pandora Hearts visto che è l'unico che ho letto. Come stile grafico non fa impazzire nemmeno me, ma la trama è buona. Premettendo che ho già visto l'anime (e quindi ne so qualcosina in più), devo dire che getta le basi per una buona storia (dico getta le basi perchè l'anime muore lasciandoti sul più bello - sì, ho scritto muore e intendo muore, quello non è un finale, è una morte prematura). Per gli shonen a lunga percorrenza, di solito, è buona norma usare la regola dei cinque volumi (appena inventata), quella per cui bisogna leggere almeno cinque volumi prima di giudicare. Lo so che sembrano tanti ma quasi tutti gli autori di shonen partono con il freno a mano tirato per non bruciarsi le idee migliori con il rischio di dover chiudere la serie prematuramente se non piace ai lettori della rivista. L'unica serie che non segue questa regola è One Piece (si parla della Rotta Maggiore nel primo volume) ma quello è un caso a parte.
RispondiEliminaIo penso proprio che un modo per leggere il secondo, anche senza comprarlo, lo troverò: con quello dovrei decidere se mi vale la pena provare a leggerlo per un po' oppure no ^^ Se mi prende sarò la prima a essere contentissima :D
EliminaIo ho preso Usagi Drop ma devo ancora leggerlo..
RispondiEliminaSu Pandora ho sentito mille voci ma per ora passo!
Tanto non scappa! Pandora pure credo sia uno di quei volumi che resterà sempre disponibile, magari quando hai voglia di una cosa nuova di quel genere puoi provare e vedere se riesce a ispirarti un po' o proprio non ti dice niente :3
EliminaGiudizi molto simili per Usagi Drop e Ilegenes: nel primo caso, si gioca "sporco" perchè la protagonista e il rapporto che si crea immediatamente con Daikichi sono troppo "pucciosi" per lasciare indifferenti ^_^; nel secondo, le basi gettate, pur non brillando di particolare originalità, se ben sfruttate, potrebbero darci una storia sufficientemente accattivante. Non mi aspetto un capolavoro, ma un lavoro dignitoso almeno si; spero, quindi, che resista sulle "lunghe distanze": tirar fuori qualche buona idea in un primo volume è relativamente facile; il difficile è riuscire a mantenere vivo l'interesse mano a mano che la storia va avanti. Sono comunque ottimista. O per lo meno, come premio di consolazione, avremo sempre che si slasha che è una meraviglia XD!
RispondiEliminaPer Pandora Hearts, aspetto di avere più materiale a disposizione: più ancora che nell'appena citato Ilegenes, si ha l'impressione di qualcosa che non si scosta minimamente dai canoni tipici del genere, condendo il tutto con un'ambientazione quanto mai di moda, "alla Kuroshitsuji", se così vogliamo sintetizzarla, e qualche piccola venatura alla D.Gray Man (sempre rimanendo in tema "scenografia" piuttosto che "sceneggiatura"). Le CLAMP, poi, sono ormai un tale classico, che non sorprende possano essere una "fonte d'ispirazione"
Concordissimo, Usagi Drop se colpisceè la fine XD Ilegenes speriamo che continui bene, senno peace e ci si tiene i primi volumetti e basta :\
EliminaIn effetti è vero che si vede l'ispirazione da D.Gray-Man, lì per lì mi ero concentrata soprattutto sui rapporti "particolari" ma come (almeno come tentativo di rendere le) atmosfere, siamo proprio da quelle parti precise. Dopo aver letto in una qualche maniera il secondo numero, vedrò un po' che cosa voglio fare >.<