giovedì 11 luglio 2013

[30 giorni di reloaded] Giorno 07 - Il primo gadget che hai mai comprato su una serie (o un film); Giorno 08 - Un insegnamento che ti è stato impartito da un manga\anime

Un altro bis, quindi partiamo con...

Giorno 07 - Il primo gadget che hai mai comprato su una serie (o un film)

Se valgono gli album di figurine, molto probabilmente è il mio album di figurine dei Pokémon del 1998. Quell'album l'ho sempre amato con tutta me stessa, nel periodo in cui lo completavo con gli altri in classe, lo portavo con me nella cratella, insieme al mazzo di doppioni chiusi con l'elastico che avrei scambiato a ricreazione. Oltre all'anime, il motivo per cui conosco perfettamente i nomi dei 150+1 Pokémon (i primi, tutti gli altri son venuti dopo quando hanno continuato la serie) è quell'album.



Giorno 08 - Un insegnamento che ti è stato impartito da un manga\anime

Una cosa che mi hanno insegnato i manga è anche una delle più vecchie del mondo: non giudicare subito. Mi spiego: spesso nei manga ho incontrato personaggi con modi di vivere molto diversi dal mio, che vivono situazioni diverse dalle mie e le affrontano in un modo per me inaspettato.

Questo non mi impedisce di mandare a quel paese atteggiamenti IRL diversi dai miei che non sopporto, ovviamente, ma leggendo i manga mi è capitato una marea di volte di rendermi conto che persone e situazioni che di primo acchito mi sembravano strane e magari paurose, nella realtà avevano dietro una storia e delle ragioni per comportarsi in certi modi che magari non mi sembravano facilmente comprensivi. Ovviamente anche i miei mi hanno sempre inculcato il principio che diverso da te non è per forza cattivo, lo fanno tuttora, ma trovarmelo davanti così e viverlo leggendo storie che ho amato e amo con tutto il mio cuore fa vivere il concetto sulla propria stessa pelle e colpisce i sentimenti. Il principio ce l'ho sempre avuto dentro, insomma, ma durante la preadolescenza mi sono capitate diverse cose per cui non associare "diverso da me (negli atteggiamenti e modo di vivere)" a "cattivo e pericoloso" è diventato veramente IMPOSSIBILE.
Poi ho scoperto i manga, avevo le mie amiche che vedevo ogni domenica (facevano un'altra scuola), avevo Sana, e in terza media mi sono presa la prima vera sbandata della mia vita (per il nuovo arrivato, peraltro). Così anche le medie sono finite, ho iniziato il Liceo, incontrato A. , mi sono fatta venire le crisi adolescenziali per motivi tutti diversi... e ho continuato a leggere manga.

In tutto questo tempo, leggendo e leggendo mi sono trovata davanti a tanti personaggi e situazioni diverse: come ho scritto, ci sono modi di fare e atteggiamenti che non sopporto e non sopportò mai, ma i manga mi hanno ribadito tante volte che un modo di fare diverso dal proprio non è per forza sinonimo di malvagità, cattiveria o altro del genere.

E poi c'è l'altra cosa, che a sua volta mi era già stata ribadita tante volte (con le azioni, più che con le parole): l'importanza di essere forti, il fatto che a volte nella vita la differenza tra perdere e vincere sta tutta lì. Anche questa sembra scontata, ma nei manga i concetti di forza, determinazione e non arrendersi mai sono più cristallini che mai. Penso che vedere il protagonista pesto, sanguinante e comunque con quel ghigno incredibile sulla faccia che si rialza pronto a combattere dica molto, molto, molto più di qualsiasi conferenza con relatori  sull'argomento.

Ché poi vi dirò, è vero che questa superficialmente sembrerebbe semplice forza "fisica", ma se uno legge tutto e ne viene preso, da tantissimi manga quel che viene fuori è che il protagonista non è che si rialza anche se è sfatto come non mai solo perché ha i muscoli gonfi, ma perché a livello mentale/spirituale ha le palle di non soccombere al sentimento di disfatta o paura che può venire da una lotta difficile da affrontare. E a me questa cosa sembra sempre grandiosa.
Ora stavo pensando a Oga (di Beelzebub), ma casi del genere, anche se molto meno "tutti bianchi" se ne trovano a  bizzeffe pure in quella storia incredibile che è Black Lagoon. Lì al coraggio puro e la determinazione sono mescolati sentimenti tutt'altro che nettamente positivi (basti a pensare agli attacchi di Revy), ma in molte situazioni viene comunque fuori quella forza e grandiosità che ti fanno restar lì a bocca aperta (se parliamo di mescolanza tra meraviglia e disperazione c'è la scena delle risa tra Rock e Balaika, dopo lo stallo a tre con le pistole dal cinematografico nome che non ricordo, che secondo me è uno dei momenti più... PIU' di tutto il manga).

Okay, direi che ho finito il tema XDD *immaginatevi un grosso e inappropriato FINE scritto qui sotto*

FINE
(come non detto)


2 commenti:

  1. Anche io ho il primo album dei pokemon e li conoscevo tutti a memoria.. poi il mio cervello non ha retto ad un numero superiore a 151 e non sono riuscita più a memorizzarne.. ahahaha!

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    1. Io non li ho proprio voluti imparare i nomi dopo, perché sul momenti mi sembrò un tradimento tremendo, visto che dovevano essere i miei 150 e basta! ù________ù Ora in realtà sono affezionata anche ad alcuni di altre generazioni, ma per me quelli "veri" (eccezioni come quelli di cui sopra a parte) sono loro e basta.

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