giovedì 26 luglio 2012

[Giappone] Tekken e locande

C'era una volta una locanda giapponese spersa in un quartiere residenziale random.


Aveva stanze da incubo, orridi cubiculi pericolosi per ogni simil-claustrofobico, ma una sala comune che era il sogno di ogni viaggiatore senza genitori.

Nella sala c'erano divanetti, un paio di tavolotti per mangiucchiare, quattro computer con l'accesso a Internet e Skype per parlare con mamme e papà, altri divanetti e davanti un televisore con Playstation e videogiochi.

Ora interrompiano la narrazione-fiaba perché il pezzo che poteva vanirci fuori bellino finisce qui, e passiamo al resto: nella seconda settimana di vacanza (l'ultima) arrivarono nella locanda dei ragazzi francesi.
A questo punto accaddero due cose:
a) scoprii che sapevo parlare inglese con altri europei. Non avevo e non ho idea di come sarebbe sembrato a un inglese madrelingua, ma tra noi ci si capiva alla perfezione.
b) scoprii che avevo un insospettabile talento a Tekken.

Iniziai così tanto per, e venne fuori che facevo il culo a strisce a quasi tutti gli altri giocatori lì presenti. La mia espertissima tecnica consisteva nel prendere a calci e pugni il mio avversario senza lasciargli prendere respiro, e di conseguenza la prima volta che giocai con uno che aveva un minimo di tecnica venni messa al tappeto, ma nel frattempo avevo battuto tutti gli altri e mi ero fogata un sacco.
Mentre giocavo riuscii a fare svariate altre cose, come far incazzare da morire il mio compagno di viaggio quarantenne perché non riusciva a battermi e beccarmi un approccio di flirt da un ragazzino francese che pareva proprio un uke. La prima cosa mi fece sadicamente lollare, la seconda m'inquietò e basta, con conseguente "Uhm okay, I'll go to change me and rest a bit, I'm tired x_x".

Comunque in quell'occasione rivalutai tantissimo Tekken, perché niente che aveva mini-filmati con fiori di ciliegio e guerrieri, e riusciva a farmi vincere contro un tot di gente, poteva essere noioso.

La morale della favola è che Tekken ha un sacco di lati positivi, e che le stanze comuni delle locande giapponesi - pure con le più orride camere da letto - possono essere bellissime.

2 commenti:

  1. Tekken mi è sempre piaciuto un sacco. Pur non possedendo una Play faccio regolarmente a fette i miei cugini (padroni della console e del gioco) ;-P

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    1. Guarda, dire che mi ero fogata non è esaustivo XDD A quanto apre a questa meravigliosa qualità di andare a talenti nascosti insospettabili XDD

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