[Heart] Piccoli problemi di testosterone

E dai, tra America e Inghilterra ormai sono anni che ci marciano.

Sherlock (BBC), Spartacus, X-Men: L'inizio e Game of Thrones: che hanno in comune, se non rapporti tra protagonisti maschili che chiamare ambigui è come dire "Top Gun ha lievemente inciso su una generazione"?

Io sono nel novero di quelle che con questo genere di storie ci va a nozze (dai?), e scrivere un piccolo vademecum del genere per me è divertente, quindi via con l'ordine cronologico delle Grandi Opere à la shonen-ai, che mi sono goduta come non ci fosse un domani:



Sherlock: la prima serie è del 2010, e rientra ormai tranquillamente tra le "famose". E' probabile che un mucchio di vostri conoscenti non ne abbia mai sentito parlare, ma un mucchio di vostri (e miei) conoscenti probabilmente non ha nemmeno idea di cosa sia esattamente un manga, quindi...

Di descrizioni sull'ambiguità fortissima tra Sherlock e John ne trovate a pacchi in tutte le lingue, italiano compreso, io mi limito a far notare (sempre insieme a mille altri) che i primi a pensare seriamente che i protagonisti della serie siano gay e stiano insieme, sono i loro amici.

Tanto per citare l'ovvio,

Yes, you are.

Okay, a parte citazioni e giffine, Sherlock è una delle serie più belle in assoluto diciamo la maledetta verità COME MINIMO degli ultimi anni, e il rapporto che in questi sei mini-film si sviluppa tra lui e John è di quelli che uno non solo non si scorda più, ma ti portano ad avere fotogrammi stampati in testa con l'inchiostro indelebile e il bisogno impellente di cambiare pensiero quando ti vengono in mente di seguito le parole "TOMBA.DISCORSO.JOHN".

E' probabile che vi piacerà a prescindere, se non l'avete ancora visto imho FATELO IERI (se siete di quelli che per principio/noia non guardano quello che scatena il fangirlismo scatenato su Internet fate un'eccezione).

Uguale uguale allo spogliatoio maschile del vostro liceo.

Spartacus: anche lui del 2010, parla di un trace che perde la propria moglie per l'inganno di un ufficiale romano, e viene trasformato in gladiatore, acquistando per l'appunto il nome di Spartacus.

Ora, i personaggi della serie sono al novanta per cento gladiatori (e il restante dieci è fatto di acuti politici bastardi), e ce l'avete presente com'eri di fisico se facevi un lavoro del genere, sì?
Ecco, costoro girano tutto il tempo per arene sabbiose e stanze di Capua vestiti di gonnellini e pelle sudata.
Nella loro vita principlamente combattono e scopano, con donne e tra loro. Nel tempo libero mangiano quel che passa il convento e ogni tanto dormicchiano.

Nel mezzo si dipana la storia del cazzutissimo e determinatissimo Spartacus, al quale interessa solo ritrovare la propria amata moglie, e per questo è disposto a tutto.

Ecco, lui è l'Antagonista bullone.

Di Spartacus ho sentito solo lodi a cuore aperto e critiche totali, della serie che o ci perdi cuore e ormoni o ti fa schifo. Sono entrambe scelte rispettabilissime, e io faccio parte della prima categoria.
A voi.

Nota: a me la performance di Andy Whitfield come Spartacus è piaciuta da morire, e non lo dico perché è morto (purtroppo è così, per colpa di un tumore). L'ho trovata intensissima e forte, per tutta la durata del telefilm.

X-Men: L'inizio: del 2011, è la travagliata storia d'amore tra  il Dottor X e Magneto agli albori della loro conoscenza.

Siamo fighi e lo sappiamo.

Io degli X-Men ho visto in tutto questo film, e non potrei essere più soddisfatta di così.
Su Internet ne hanno parlato, sfottuto, e cuoricinato fino al vomito. La scena nella stanza rossa del night-club è diventata famosa prima del film, e io la riguarderei a ripetizione, perché secondo me è proprio bella da vedere.
Il finale urla "ADESSO SI BACIANO" da tutti i pori, probabilmente avete sentito dire anche questo, e giuro e spergiuro che non potrebbe essere più vero. Seriamente, più chiaro di così c'era solo l'atto fisico (del bacio, a che stavate pensando?).

Siccome sono sempre la solita, le mie parti preferite sono quelle meno d'azione di tutto il film: in quest'occasione però credo di essere in numerosa compagnia, visto che imho il coefficente "d'azione" qui è tipo a meno cento, rispetto all'importanza data ai rapporti tra i personaggi. Se fosse stato un vero e proprio film d'azione sarebbe stato un altro film, e io non avrei potuto rivedere alla nausea la scena della camera, quella degli arruolamenti (che è la mia altra preferita) e il finale.
E questo sarebbe stato veramente ma veramente triste.



Game of Thrones: Se la prima stagione su questo specifico aspetto ci marciava molto meno (e meno male, con una trama simile fare le cose troppo in fretta è il male), nella seconda c'è stato un bastimento carico di Renly e Loras.

Ora, non leggere i libri di ASOIAF per me vuol dire volersi male. Ma a parte questo, un'occhiata al telefilm potreste anche dargliela. Su.
Se la trama (che potete comodamente googlare) non vi ispira *SIC* , fatelo fangirlisticamente per loro due.

Tutte le volte che ho letto di Renly e Loras assimilati alla parola "yaoi" era per criticare il fatto che "non c'entra niente, è fan-service, noi siamo superiori a queste cose da bimbiminkia".
Io per mia fortuna non sono superiore e dei telefilm riesco a godermi l'intensità, la bellezza interiore e tutto quello che ti fa appassionare alla storia e non al petto&schiena degli attori, ma anche a rifarmi gli occhi quando una scena d'amore tra ragazzi/uomini viene mostrata esplicitamente e bene, da attori che sanno recitare.
Di conseguenza viva l'Everywhere? Everywhere e viva:

*

Direi che come prima mandata ci si può stare, appena avrò messo insieme un altro po' di anglo-americano materiale shonen-ai decisamente farò un altro riassuntone di questo tipo, perché scrivere queste cose mi diverte da morire ^.^